Che bello sarebbe quando si prende una multa poter presentare ricorso a se stessi e decidere, quindi, di aver subito un’ingiustizia annullando la contravvenzione.
Come apparso a STUDIO APERTO e qui per scritto:
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/01/23/657881-torino_vice_prefetto_toglie_multa_indagato.shtmlTorino, vice prefetto si toglie una multa: indagatoHa accolto il ricorso, da lui presentato, per la contravvenzione.
La Polizia stradale aveva fatto due contravvenzioni al vice prefetto, trovato alla guida dell’auto del padre senza tagliando dell’assicurazione e sprovvisto del libretto di circolazione. Lui aveva detto che era per emergenza, ma la Polstrada si è opposta. A sorpresa il ricorso accolto e archiviato dallo stesso ROBERTO DOSIO.
Torino, 23 gennaio 2012 - Il pubblico ministero di Torino, Andrea Padalino, ha indagato un vice prefetto aggiunto del capoluogo piemontese, ROBERTO DOSIO, per abuso d’ufficio: avrebbe accolto il ricorso, da lui stesso presentato, per una contravvenzione fattagli dalla Polizia stradale mentre si trovava alla guida. La singolare vicenda ha inizio nel maggio scorso.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti il 27 di maggio, durante un normale controllo, la Polizia stradale fa due contravvenzioni al vice prefetto, trovato alla guida dell’auto del padre senza tagliando dell’assicurazione e sprovvisto del libretto di circolazione: 78 euro il totale da pagare. Lui però il 14 giugno presenta ricorso eccependo “ragioni di sicurezza e emergenza, come previsto dall’art. 4 della legge 689 del 1981”.
Ragioni alle quali a sua volta si oppone la Polstrada sostenendo che l’occasione non rientrava nell’applicazione di quella legge. Il 28 settembre però la sorpresa: il ricorso, accolto e archiviato, porta in calce proprio la firma del vice prefetto intestatario delle multe.
Poco dopo scatta la denuncia della Polizia stradale. A quanto si apprende l’uomo si sarebbe giustificato dicendo di aver trattato il suo ricorso “con gli stessi criteri usati per gli altri cittadini”.
ATTENZIONE: Non è la prima volta che si assiste a simili "ABUSI DI POTERE" o AUTO-ACCETAZIONE-RICORSI a se stessi...
Ma siamo proprio in Italia? SI!
Persone simili NON HANNO DIRITTO DI RAPPRESENTARE LO STATO ed I SUOI INTERESSI, a casa mia sarebbe IMMEDIATAMENTE LICENZIATO e PERSEGUITO LEGALMENTE, CON TANTO DI CARTELLO APPESO AL COLLO IN PUBBLICO "Sono un PIRLA, e ne ho approfittato!".
Vorrei vedere quanti altri Cittadini "normali" hanno presentato ricorsi simili e il simpatico personaggio NON LI HA ACCOLTI CON GLI STESSI CRITERI!
E poi parla pure di trasparenza...per forza, è venuto tutto alla luce GRAZIE ALLA POLIZIA CHE TI HA DENUNCIATO...
Vice Prefetto di Torino ROBERTO DOSIO, VERGOGNATI e dai le dimissioni, non sei degno di rivestire quella carica!