vabbè, pure io, avevo già spiegato che (con altre parole):
- se la Kawa o la Suzuki si ritirano non è colpa dell'elettronica... il problema va cercato altrove
- il progresso è "ingestibile" o lo approvi o non lo approvi ... chi dovrebbe decidere il livello giusto? togliamo l'elettronica? togliamo i freni a disco? come vedi le strade sono difficile da capire quando cominci a mettere paletti
- lo sviluppo di apparati elettronici che permettono migliaia di settaggi stanno contribuendo a rendere la guida su strada più sicura. E allo stesso tempo: cosa c'è ne facciamo di molle a regolazione progressiva, settaggi delle sospensioni? Variazioni di carburazione (variazioni che si ottengono pure cambiando i diametri dei getti in modo infinito...l'lettronica rende solo più rapida e precisa la modifica)?
Eppure mi avete risposto ribadendo i vostri concetti. Siccome l'argomento mi interessa sto solo "giocando" ad estremizzare i vostri punti di vista per cercare di farvi vedere che dal mio punto di vista il progresso non può e non deve essere pilotato.
E sopratutto, che colpevolizzare la ricerca tecnologica e le sue applicazioni non solo è un passo indietro...ma non servirebbe neppure a salvare un mondo rovinato dagli interessi economici e non dalla ricerca.
Ma poi si apre un altro dibattito: al tutt'oggi esisterebbe ricerca senza ritorno economico?
Per quello io punterei a obbligare le industrie a investire nella ricerca pubblica tramite le università. E questo comunque dovrebbe avvenire in modo tale per cui le scuole dovrebbero mantenere la loro autonomia.
Come vedi la "focalizzazione" non è molto chiara...e sicuramente molto soggettiva.