Io, proprio non riesco a convertirmi a sport di questo tipo...non riesco proprio ad apapssionarmici o a apprezzarli.
Mi capita pure con le corse su ovale, il drifting...i dragster, i record di velocità, etc...bada bene, ne capsico lo spirito, ma è uno spirito che proprio non mi convince...
OT
Senza entrare in merito ai giudizi che spesso sono dettati da esperienze e opinioni personali più o meno dirette.
Personalmente penso che generalizzare e parlare per stereotipi è sempre un errore.
"Gli Italiani sono"...."gli americani invece fanno"...."i cinesi promuovono"....i" francesi dicono"..."gli arabi pensano"....
Ormai, e da decenni, ci sono alcuni modi di pensare che si sono imposti come generalizzati. Tali da non poter più permettere "salvataggi" o "accuse" delle classi dirigenti sulla base della nazionalità.
Ma a livello popolare?
A livello popolare sussistono alcune caratterizzazioni culturali nazionalmente tipiche. Nel bene e nel male.
Es.: Il modo di porsi economico/industriale è generalizzato - le preferenze per certi aspetti ludici (sport) o fisici (canoni di bellezza) restano ancora prettamente localizzati .... anche se con tendenza ad uniformarsi.
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Questo in soldoni...di seguito per chi ha voglia di leggere sviluppo un pochino meglio il mio pensierocomunque rimane un discorso complesso e per cui ogni cento persone avremmo cento idee!
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Daltronde penso che se in italia il capo del governo è Berlusconi, se l'america esporta democrazia con le armi, se la cina produce senza rispettare i diritti dei lavoratori, se l'occidente ricco fa produrre in cina, sfruttando il lavoro mal protetto, per rivendere a basso costo all'occidente povero ( perchè lasciato senza lavoro da chi, appunto, va a produrre in asia) e se, se, se...un motivo culturale di fondo c'è.
È vero che presi singolarmente, in america, abbiamo le solite probabilità di trovare "personcine piacevoli ed a modo" come in europa...o in italia...ma ciò che un popolo promuove come blocco unitario rimane comunque responsabilità di quel popolo e dei rappresentanti che si è scelto.
Inutile dire che io non ho votato Berlusconi....ma all'estero la gente, guardandomi strano, mi chiede: "come mai HAI berlusconi come capo del governo?" e se rispondessi con "boh, io mica l'ho votato!" vorrebbe dire che non ho capito neppure i miei connazionali...figuriamoci gli altri popoli.
Ovviamente ogni gruppo nazionale ha un background culturale derivato da molteplici fattori e tramandato come "giusto" per motivi di antropologia culturale. Una sorta di "abitudine" a porsi in un certo modo rispetto ad un problema piuttosto che un nascere siffatti.
Il mio pensiero a riguardo è che con la velocizzazione dei media e la conseguente facilità di divulgare ideee e merci (non parlo solo di internet, ma anche di telegrafo e ponti radio...aerei e navi veloci...) l'uomo si stia evolvendo sempre più rapidamente verso un "pensiero reale," e non "pensiero tramandato", unico.
Fondamentalmenete questo per me è un bene.
Attualmente riconosco tre aree culturali che sono delimitate non da considerazioni geografiche ma economiche: area economicamente sviluppata, area in fase di sviluppo, area non sviluppata (parlo sempre di forma mentis)
Ed è qui che la cosa a mio avviso non è più un bene, ovvero che l'egemonia di un'area si impone per motivi non culturali ma economici, con la conseguenza negativa che la cultura che viene esportata non è quella reale e spesso positiva del popolo in questione, ma quella del profitto e dell'imposizione del proprio "pensiero" sugli altri.
Come dire: "prima ti impongo la mia supremazia con la forza, poi ....diventiamo amici"
Questo, purtroppo, è a mio avviso un cardine in cui tutti i popoli cadono, a qualsiasi livello si trovino, e purtroppo rallenta la nascita di un pensiero "Unico Internazionale" che è, poi, il mio sogno.
Fine OT