...e dico di più...non esiste artigiano perfetto!
Non facciamo di tutti gli artigiani un fascio...please!
Un artigiano per organizzazione, rischio d'impresa, pressione fiscale, rapporto prestazionale, selezione del personale, filtraggio anti raccondato può "solo" che insegnare ai colossi industriali ............
Il boom economico anni '60 ed '80 lo ha creato lui, lo sfacelo attuale le multinazionali.
Stavamo parlando di qualità del manufatto e esenzione da difetti...non di teorie produttive e commerciali!
Ho spesso a che fare con aziende di una certa entità (numerica) e altrettanto spesso lavoro a fianco di artigiani...anzi gli uni mi sevono per presentare i progetti ai secondi.
La natura stessa dell'uomo è perfettibile e fallace. Parlare di perfezione mi pare ideologicamente presuntuoso.
Il difetto è intrinseco alle lavorazioni anche di precisione: "teoria dell'errore" (prima lezione di fisica applicata all'ITI)!
Il difetto è intrinseco alla progettazione o non esisterebbe lo "sviluppo".
Parlavamo dei comandi elettrici BMW, uno era difettato...io mi sono dichiarato attratto dalla robustezza di un tempo della componentistica BMW... e ho voluto dire che comunque il pezzo bacato, o l'errore progettuale è sempre una spina nel fianco, presente e inevitabile per natura stessa della componente principale nella produzione a qualsiasi livello: l'uomo.
Che questo sia un fabbro, un muratore, un ingegnere, un minatore, capace quanto volete...ma l'errore è possibile.
Negarlo, ripeto, è una battuta o un'illusione.