Autore Topic: La Storia/La Tecnica:  (Letto 22398 volte)

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Offline ciancaro

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #60 il: 17 Aprile, 2011, 18:27:02 »
Almeno ogni 3 post riusciamo a citare una GB1??   ;dor


Richiamato all’ordine da Fede, riprendo a fare   una breve descrizione della parte ciclistica del GB1:
siccome il Marconi, Direttore Tecnico Bimota, ebbe pochissimo tempo per fare questa moto, perchè il materiale fu' prelevato a Febbraio 93 ed a fine Marzo la moto era già in pista, fece una moto molto semplice...ma sicuramente ben fatta.

La prima cosa che salta all'occhio e' che Pilù fece una moto EXTRACORTA; l'interasse è davvero ridotto ai minimi termini; per fare questo ricorse ad una sospensione posteriore molto semplice, un Cantilever (tipo il Yamaha Monocross) attaccato ad un pregevolissimo forcellone in tubi, molto ben disegnato e con solo la raffinatezza della regolazione della tensione catena fatta con un eccentrico...stessa soluzione che era stata anche usata nel Saturno Piuma..e che era di puro stampo filosofico Bimota.....beh, il Piuma fu voluto e pensato da Federico Martini, che di Bimota fu Direttore Tecnico prima di Marconi e che succedette all’ Ing. Masut ad Arcore, nel 1989….quindi nessuna sorpresa nel vedere una soluzione simile sul Piuma; c’è da dire che questa soluzione era stata usata anche in Gilera,precedentemente: nell’SP 01 ed anche nel Saturno (gli eccentrici di regolazioni, nati sull’MX1, erano poi sempre gli stessi…Saturno,SP01 e Piuma!)…..quindi assolutamente stessa visione su una soluzione che, per me, ha un impatto estetico sempre molto coinvolgente…ma che, tecnicamente parlando, qualche piccolo limite ce l’ha: infatti quando si regola la tensione catena l’assetto della moto viene influenzato in maniera maggiore che con una classica soluzione a scorrevole, infatti il retrotreno si alza o si abbassa a seconda che si usi l’eccentrico ruotato in basso od in alto.

Non sono ancora riuscito a misurarmi l’interasse..ma sono sicuro che il valore sarà veramente basso…l’occhio non inganna!

Parlando del telaio, si può dire che la soluzione è molto semplice: una struttura in tubi..ad occhio e croce direi diametro 25, ma organizzati a creare una sorta di Deltabox: infatti dal cannotto discendono due tubi paralleli che poi sono legati insieme da controventi, che creano quindi una struttura strutturalmente simile ai due bracci di un classico telaio Deltabox.
Questa struttura reticolare si fissa poi a due piastre in alluminio che vanno a fissarsi ai due attacchi posteriori del motore; il motore stesso è poi attaccato al telaio in un ulteriore terzo punto, sulla testa; in sostanza si può affermare che, in questo caso, il motore risulta “appeso” al telaio…infatti gli attacchi anteriori non vengono sfruttati.
Il telaietto supporto sella è ridotto a soli quattro tubi che confluiscono ,due a due, in due punti ,uniti poi da un traverso, creando il supporto posteriore sia della marmitta che della scocca integrale che fa da codino, sella e copri serbatoio/air Box.
Il serbatoio è realizzato in lamierino di alluminio ed è in posizione  assolutamente baricentrica, sicuramente con un ottima influenza sulla guidabilità di questa moto che, a giudicare dal ridottissimo interasse e dalla forcella anteriore molto “in piedi”, deve essere stata sicuramente  un oggetto molto “guizzante” ; non ho avuto la possibilità di leggere nessun commento sulle doti dinamiche di questo prototipo (anche se il Giornalista/pilota Alan Catchart, appassionatissimo di Italiane ed, in particolare, di Bimota, ne deve aver fatto un servizio, dal momento che esiste una sua foto in sella alla GB1…ma ancora non sono riuscito a pescare la rivista che l’ ha pubblicata…un po’ un problema, dal momento che Alan era un free-lance che scriveva su almeno 6 o 7 riviste inglesi,tedesche e spagnole!).
Il serbatoio stesso chiude la zona posteriore ai carburatori…mentre tutta la zona anteriore è libera, e credo che, una volta messa la scocca, questa realizzasse una sorta di air-box, chiudendo tutto lo spazio che si vede libero, davanti ai carbi; nelle foto che  avevo fino ad oggi, relative alle prime uscite del GB1 non c’era la presa d’aria dinamica…ma da quelle che ha fatto Fede, si vede che la versione finale (non la chiamerei definitiva…dal momento che questa moto fu’ evoluta così poco ed in così poco tempo che una versione definitiva…..non c’è stato il tempo di realizzarla!!!!) ha una bella bocca sulla carenatura, con un condotto che finirà sicuramente sotto la “cupola” formata dal copri serbatoio.

Secondo me, nelle prime gare, a cui si riferiscono le foto trovate su riviste,c’era ancora la versione a carburatori, quindi si penso’ bene di non alimentare in maniera “dinamica”…perche’ mettere a punto una alimentazione dinamica con un carburatore è cosa che richiede un bel po’ di lavoro di carburazione, mentre la macchina esposta al Museo Piaggio, che si dovrebbe trovare nella configurazione della ultima gara vincente di Misano, del Giugno 93, sono praticamente sicuro che fosse già dotata di iniezione…ed ecco il perché fu dotata della presa d’aria; con una iniezione, adeguare le “spruzzate” alle condizioni di pressione di alimentazione è una cosa semplicissima……anzi, probabilmente ci sarà stato un sensore di pressione in air box che può gestire, seguendo una curva messa a punto al banco, i parametri di iniezione, adeguandolo alla pressione dinamica, e quindi alla velocità.
Parlando della iniezione, non ho la certezza assoluta, ma mi sembra di ricordare che si usarono dei componenti Marelli, accoppiati ad una centralina della Bolognese TDD, una piccola azienda fondata dal tecnico Terlizzi, che lavorava principalmente sui motori da off-shore; quello che me lo potrebbe confermare è la foto del ponte di comando, fatta da Federosso, in cui si vede uno strumento digitale che mi sembra assolutamente quello che realizzava Terlizzi…e che conteneva anche la centralina di iniezone.
Quel sistema TDD non era sicuramente evoluto come le Marelli…ma aveva un pregio…la sua centralina era di dimensioni molto contenute, tali da poter essere inserito all’interno di un cruscotto…mentre le centraline Marelli del periodo erano in una scatola grossa come quella di una scatola di Baci Perugina….Formato Famiglia!!!! Qualcuno se le ricorda sulle Ducati…che prendeva tutto lo spazio a disposizione sotto il codone prima...e poi sotto il cupolino, quando le dimensioni cominciarono a scendere!?!?!?!

La cosa che mi fa pensare che questa mia ipotesi possa avere un alto grado di possibilità di corrispondere al vero è che, nella stessa foto del Fede in cui si vede la presa d’aria dinamica, si vede che nella carenatura era stata praticata una feritoia, proprio sotto alla bocca dell’Air scoop…e mi sa proprio che quella feritoia servisse a “rinfrescare” la centralina di iniezione…che in quegli anni erano dei bei “caloriferi”…e, se non ben raffreddate…rendevano l’anima al creatore spesso e volentieri!

Continuando a parlare della ciclistica, detto che la sospensione posteriore cantilever usava un classico ammortizzatore Ohlins, all’anteriore c’era invece una forcella, tradizionale, abbastanza insolita, per una moto di quel livello…e cioè una Paioli! In Bimota  fu usata anche in produzione e me la ricordo usata solo in una altra applicazione Racing…lo Yamaha 125 da GP, realizzato nel 1992 dalla Belgarda (con scarsissimi risultati…della moto…non so se anche della forcella!).
La provammo anche noi anni prima sul Saturno Piuma…ma alla fine le preferimmo la USD Marzocchi con cui poi andò in “serie”.
Queste forcelle erano realizzate dal piccolo reparto R&D che la Paioli aveva a Tradate, vicino a casa del nostro Lucone, e che era gestito dal tecnico Daniele Fiorenzi, che dopo essere stato un crossista di buon livello nel Campionto Juniores, si era fatto le ossa come tecnico di sospensioni alla Ceriani…quando ancora era aperta!!!!
Le piastre erano delle superbe piastre dal pieno, credo usate su qualche veicolo Bimota serie.

Una considerazione mi viene dall’analizzare le varie foto…si vede che il tubo di scarico era stato realizzato inizialmente con il silenziatore sotto il codone…con una lunghezza che potrebbe andar bene (anche se…in effetti…mi sembra decisamente chilometrico!!) per il “quieto frullare” del motore in versione Africa….e cioè sui 7500. In immagini successive, ed anche sulla moto fotografata da Fede, il tubo è stato accorciato e il silenziatore è subito dopo il forcellone…allora: o inizialmente lo scarico gli era venuto troppo lungo perché si voleva farlo uscire dal codone (per ragioni estetiche!!! Talvolta anche nella realizzazione di moto Racing si può cadere nella trappola della concessione stilistica!!!!)…oppure nella versione finale il motore girava di più e…ovviamente, lo scarico è stato accorciato…chè tanto di coppia ne avrebbe dovuta avere da vendere!!!!

Completo la descrizione della GB1 dicendo che per le ruote usava una coppia di classiche  Marchesini Magnesio (esattamente quelle usate sul Saturno Corsa…mentre per la Piuma si usarono le Marvic), mentre l’impianto frenante era al Top dell’epoca con un impianto Brembo Oro con pinze in CNC e due dischi, ad occhio e croce, da 280 (In ghisa….Mik….in ghisaaaa!!!) all’ anteriore e, credo , un 240 al posteriore.

Mi sembra che non manchi niente nella descrizione della ciclistica…se qualcuno, guardando le foto, vede qualche altro dettaglio…magari allarghiamo la discussione.
Alla prossima puntata vi parlo  del motore 750…poi una breve descrizione delle (solo) 4 gare fatte da questa moto, prima di essere rispedita a Velate….e poi con il GB1 abbiamo….ahimè…finito!!!

Io sono convinto che questa moto, tirata fuori da quel soppalco in cui si trova, dotata di una iniezione più moderna, con qualche intervento di alleggerimento nelle parti rotanti del motore e un bel paio di USD Ohlins di ultima generazione….se va a fare qualche gara del campionato SoS, ancora in auge nel Nord Europa, con un bel pilotino sopra……. li bastona tutti!

E non ci sarebbe nemmeno il problema dei ricambi….nella Voliera di motori e pezzi del 750 ce n’è per fare un bel po’ di Campionati Supermono!!!!
« Ultima modifica: 17 Aprile, 2011, 18:33:16 da ciancaro »

federosso

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #61 il: 17 Aprile, 2011, 19:36:02 »
con la GB1 non è finita fino a che non provo a chiedere di fare fto al modello di Pontedera... :)

Offline DakoBox

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #62 il: 17 Aprile, 2011, 21:45:11 »
Qualche dato l'ho anche io: i freni erano da 280 anteriore e 210 post, il peso 118kg e la potenza 77 Cv a 8800 g/Min nella versione a carburatori da 38 mm. Stefano Fabbri  insieme a Pierluigi Marconi negli anni 1992-1993 svilupparono la moto partendo dalla base Dakar
Inizialmente questo prototipo è stato realizzato per partecipare al campionato Supermono, in quell'epoca dominato dalla bellissima Ducati di Terblanche.In quel periodo in Bimota c'era Gianluca Galasso ed ha partecipato al campionato Supermono con questo prototipo da corsa. Gli step di preparazione del motore sono stati due, che hanno riguardato principalmete l'alimentazione.. In un primo momento fu installato un carburatore in magnesio della KEHIN di derivazione GP ottenendo una buona dose di cavalli in più, ma il secondo passo, che ha portato la  moto alla vittoria alla prima gara è stata l'istallazione dell'iniezione elettronica, operata da Fabbri e Marconi durante una serata al banco prova... in quella prima configurazione furono letti oltre 80 cavalli di potenza!

La produzione della GB1 si è limitata ad un modello da corsa più un po' di ricambi, e lo sviluppo in gara di questo prodotto ha generato poi la nascita della stradale BB1 motorizzata con il rotax 650 utilizzato da BMW

Ah, Ing, credo che Tu ti confonda con le SP1-2: la Piuma non aveva gli eccentrici al forcellone ma le slitte tipo Rc-Nw.
Ti posto la foto del ponte di comando
 

« Ultima modifica: 17 Aprile, 2011, 22:00:45 da DakoBox »
Quest'estate mi sono dato da fare e mi son fatto un fisico da Dio.....peccato sia Budda!   :'( 

federosso

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #63 il: 17 Aprile, 2011, 22:10:30 »
...
Inizialmente questo prototipo è stato realizzato per partecipare al campionato Supermono, in quell'epoca dominato dalla bellissima Ducati di Terblanche!
...
 lo sviluppo in gara di questo prodotto ha generato poi la nascita della stradale BB1 motorizzata con il rotax 650 utilizzato da BMW
...

Bellissima la Ducati e bellissima la BB1  ;01

Offline ciancaro

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #64 il: 20 Aprile, 2011, 00:14:18 »
Ah, Ing, credo che Tu ti confonda con le SP1-2: la Piuma non aveva gli eccentrici al forcellone ma le slitte tipo Rc-Nw.

Grazie Dako...è un vero piacere essere "ripreso da te"!!!
Hai perfettamente ragione, sul Piuma si usò in serie la slitta lineare, esattamente quella degli RC e degli R...per non fare uno stampato nuovo!
In realtà non mi sono confuso con la SP 02...ma con la Saturno Ufficiale..che era stato fatto con l'eccentrico..e lo uso' per le due stagioni in cui corse nell'Italiano Supermono (90 e 91).
Questa moto fu fatta in un unico esemplare, servì come prototipo per la Piuma "serie" (che poi andò in serie con la slitta...per ovvie ragioni di semplicità costruttiva), e fu evoluta nel 91 nella versione rossa, che usava il codone del Crono.
Tra l'altro, questa moto è anche lei esposta al Museo Piaggio.......ed era a fianco del Saturno Corsa.
Eccovi due foto di questa moto, che con il nostro collaudatore Locatelli (fu il responsabile delle prove su strada del NW, dopo essere stato Campione Italiano Sport Production con la Honda RC della Robby Moto nell'89; divenne poi motorista in Gilera Corse e gli venne imposto di appendere il casco al chiodo...anche se questa penalizzazione gli consentì di fare una esperienza che poi sfruttò a lungo...fino allo scorso anno è stato motorista nel team Yamaha Factory..e dalle sue mani passavano i motori di Valentino!) non vinse i due Campionati solo perchè in tutti e due i campionati il Loca si fece male...ma vinse tutte le gare cui partecipo'...

Offline ciancaro

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #65 il: 20 Aprile, 2011, 00:49:36 »
Rientro dall' OT del post precedente per parlarvi della Storia Sportiva della Bimota Gilera: come detto la moto fu approntata all'inizio del 93 e debutto' a Marzo:

1a Prova Campionato Supermono-Misano:
 In questa garà esordì anche la Ducati "Batacchio", nelle mani di Lucchiari, pilota che raggiunse ottimi risultati nella Superbike con la Ducati Ufficiale; in questa gara la Ducati era imprendibile e rifilò più di 10 secondi al secondo, Teneggi, con una Modial-Rotax ed al terzo, il  pluricampone delle supermono, il povero livornese Dal Maso, su una Yamaha Moretti. Gianluca Galasso...con la moto ancora in versione motore "Africa" fece solo 4°, a quasi 20 secondi da Lucchiari...la moto era ancora acerba!!!

2a Prova Campionato Supermono-Vallelunga:
Lucchiari domina ancora, dopo aver vinto anche la settimana prima nella Prova Internazionale di Monza, di cui purtroppo non sono riuscito a trovare la classifica, quindi non sono sicuro che ci fosse la GB1. Il secondo posto stavolta è appannaggio di Destefanis, con la Yamaha Belgarda, dotata anche lei del motore 750 della Dakar di due anni prima, preparata dall'Ing. Mariani. Il Galasso fa terzo...ma ad una vita (47 secondi!!!) anche se la moto è stata dotata di uno scarico più corto ed il motore gira già di più.

3a Prova Campionato Supermono-Mugello:
La Ducati e Lucchiari la fanno ancora da padroni...ma Galasso stavolta non è molto distante..e finisce a soli 13" dal reattore di Borgo Panigale. Terzo è ancora il Dal Maso...un uomo eccezionale, paracadutista, uomo avventura e che non aveva paura di niente....che purtroppo trovo' una vettura maledetta in mezzo alla strada mentre stava provando una moto di serie..verso la fine degli anni '90!

4a e ultima Prova Campionato Supermono-Misano:
Appena montata la iniezione..la GB1 graffia; Galasso parte in testa e gli resiste solo Dal Maso, che però non regge il ritmo e si stende a metà gara. Il secondo posto lo tiene per lungo tempo Teneggi, che era salito sulla Yamaha Belgarda sostituendo Destefanis..ma poi rompe e finalmente arriva secondo Lucchiari, con la Ducati, che con questa posizione vince anche il Campionato, che vede il Galasso e la GB1 al secondo posto.
A discolpa del Lucchiari c'è da dire che il padovano corse in condizioni precarie, essendosi steso col Superbike durante le prove......ma anche se fosse stato in condizioni perfette...questa volta avrebbe sudato qualche camicia...infatti Galasso vince a 147 di media...mentre nella prima gara della stagione, pur dominando, Lucchiari non aveva fatto meglio dei 137!


Qui' finisce la Storia agonistica della GB1...se avesse continuato, probabilmente la Ducati avrebbe trovato pane per i suoi denti!!!
Come già detto moto e motori ritornarono a Velate..e nella stagione successiva la Bimota usò una moto con la stessa base ciclistica della GB1, ma col motore Rotax di derivazione BMW, che prefigurava la versione di serie BB1......ma i tempi sul giro della GB1, la BB1 se li sognava!!!!!!

federosso

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #66 il: 20 Aprile, 2011, 10:28:54 »
...
Tra l'altro, questa moto è anche lei esposta al Museo Piaggio.......ed era a fianco del Saturno Corsa.
...

mica m'era sfuggita....

Offline Mik

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #67 il: 20 Aprile, 2011, 11:10:53 »
  Che chicche !!!      forse.... forse..... neppure su google-immagini si trova la foto della rossa !

  Ehm........... scusa Romolo, siccome non ci vedo bene, mi sapresti dire che pinze monta sull'anteriore questa "Jessica Rabbit" a due ruote ??    ;dor ;dor ;fummmmm ;fummmmm ;dor ;dor ;commmm ;commmm

Offline LUCA

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #68 il: 20 Aprile, 2011, 12:10:16 »
datemi sino fine settimana e posteremo le foto del "fede"  ;vardasss
La vita e' come la scala di un pollaio.......
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federosso

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #69 il: 20 Aprile, 2011, 13:20:59 »
datemi sino fine settimana e posteremo le foto del "fede"  ;vardasss

Ma quelle non dedicate alla saturno corsa sono al volo...fan schif...

federosso

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #70 il: 20 Aprile, 2011, 13:24:07 »
OT
 Che chicche !!!      forse.... forse..... neppure su google-immagini si trova la foto della rossa !

  Ehm........... scusa Romolo, siccome non ci vedo bene, mi sapresti dire che pinze monta sull'anteriore questa "Jessica Rabbit" a due ruote ??    ;dor ;dor ;fummmmm ;fummmmm ;dor ;dor ;commmm ;commmm

La foto fa caga..comunque metto una zoommata...
Fine OT

Offline Mik

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #71 il: 20 Aprile, 2011, 13:46:53 »
OT
 Che chicche !!!      forse.... forse..... neppure su google-immagini si trova la foto della rossa !

  Ehm........... scusa Romolo, siccome non ci vedo bene, mi sapresti dire che pinze monta sull'anteriore questa "Jessica Rabbit" a due ruote ??    ;dor ;dor ;fummmmm ;fummmmm ;dor ;dor ;commmm ;commmm

La foto fa caga..comunque metto una zoommata...
Fine OT
  OT   ;01 ;01 ................  Romolo hai dei pargoletti davvero terribili !!!  Tu gli racconti le storielle di Fata Gilera e loro che fanno:   io accendo il fuocherello, Federosso ci butta sopra l'octane-booster e mamma Luca lascia fare.......... ;dor ;dor    Fine OT.
  
« Ultima modifica: 20 Aprile, 2011, 13:48:48 da Mik »

Offline ciancaro

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #72 il: 20 Aprile, 2011, 14:35:37 »
 Che chicche !!!      forse.... forse..... neppure su google-immagini si trova la foto della rossa !

  Ehm........... scusa Romolo, siccome non ci vedo bene, mi sapresti dire che pinze monta sull'anteriore questa "Jessica Rabbit" a due ruote ??    ;dor ;dor ;fummmmm ;fummmmm ;dor ;dor ;commmm ;commmm

Ehhh già…..quella moto era conosciuta SOLO dagli appassionati incalliti di Supermono…ed ormai sono passati così tanti anni che per finire su Google ci dobbiamo mettere una pezza noi!!
In effetti spulciando bene con il nome “museo Piaggio” io l’avevo trovata la foto della “rossa” in un blog personale di un tizio che aveva fatto visita al Museo stesso.

Per le pinze….visto che stuzzichi…ti rispondo:
Quelle pinze sono esattamente quelle che ho fotografato e ..PESATO..io…quindi più pesanti delle  “grasse” Grimeca di serie sul NW…..capito il concetto…CASCIABALL!!!!!

Offline Mik

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« Risposta #73 il: 20 Aprile, 2011, 15:43:03 »
 Che chicche !!!      forse.... forse..... neppure su google-immagini si trova la foto della rossa !

  Ehm........... scusa Romolo, siccome non ci vedo bene, mi sapresti dire che pinze monta sull'anteriore questa "Jessica Rabbit" a due ruote ??    ;dor ;dor ;fummmmm ;fummmmm ;dor ;dor ;commmm ;commmm

Ehhh già…..quella moto era conosciuta SOLO dagli appassionati incalliti di Supermono…ed ormai sono passati così tanti anni che per finire su Google ci dobbiamo mettere una pezza noi!!
In effetti spulciando bene con il nome “museo Piaggio” io l’avevo trovata la foto della “rossa” in un blog personale di un tizio che aveva fatto visita al Museo stesso.

Per le pinze….visto che stuzzichi…ti rispondo:
Quelle pinze sono esattamente quelle che ho fotografato e ..PESATO..io…quindi più pesanti delle  “grasse” Grimeca di serie sul NW…..capito il concetto…CASCIABALL!!!!!

........... ma sono state messe sulla massima espressione agonistica del nostro Bi4. Un perchè ci sarà.............. anche di marketing, non lo nego, ma non solo........... ;fummmmm ;fummmmm
Ciao CASCIAVIT !!!

Offline ciancaro

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Re: La Storia/La Tecnica:
« Risposta #74 il: 20 Aprile, 2011, 17:27:47 »
 Che chicche !!!      forse.... forse..... neppure su google-immagini si trova la foto della rossa !

  Ehm........... scusa Romolo, siccome non ci vedo bene, mi sapresti dire che pinze monta sull'anteriore questa "Jessica Rabbit" a due ruote ??    ;dor ;dor ;fummmmm ;fummmmm ;dor ;dor ;commmm ;commmm

Ehhh già…..quella moto era conosciuta SOLO dagli appassionati incalliti di Supermono…ed ormai sono passati così tanti anni che per finire su Google ci dobbiamo mettere una pezza noi!!
In effetti spulciando bene con il nome “museo Piaggio” io l’avevo trovata la foto della “rossa” in un blog personale di un tizio che aveva fatto visita al Museo stesso.

Per le pinze….visto che stuzzichi…ti rispondo:
Quelle pinze sono esattamente quelle che ho fotografato e ..PESATO..io…quindi più pesanti delle  “grasse” Grimeca di serie sul NW…..capito il concetto…CASCIABALL!!!!!

........... ma sono state messe sulla massima espressione agonistica del nostro Bi4. Un perchè ci sarà.............. anche di marketing, non lo nego, ma non solo........... ;fummmmm ;fummmmm
Ciao CASCIAVIT !!!

Marketing....puro marketing...cosa credi!!!
Bon..dai..basta qui con l'OT...lo riprendiamo alla prossima!
Mo' stasera vi racconto del motorone 750...e così chiudiamo il giro!

meno male che nel motore non c'era niente di Grimeca!!!!!!