DUNQUE, nel frattempo ringrazio ufficialmente "IL MIO CONTATTO AFRICANO"
ELISABETTA CARACCIOLO,
la quale mi ha... CI HA tenuti informati su Chinaglia e mi ha fornito alcune delle foto allegate,
ed il suo BLOG da cui estrapolo il seguito ed in cui verranno inserite altre foto dei piloti italiani Chinaglia compreso.
Non mi perderei i prossimi giorni.
Se vorrete ringraziarla personalmente scrivetele nel suo BLOG:
http://quellidellafrica.myblog.it/DOPO LE PREMIAZIONIFra il rientro, l'arrivo ad El Alamein, ... sono un po' rimasta indietro con le storie ma ne ho talmente tante ancora da raccontare che non so se ce la farò.
Cominciamo a parlare delle moto visto che ancora non l'ho fatto. Marc Coma ha vinto il Pharaons 2010 battendo Chaleco e in questo modo ha conquistato la quarta volta il Faraoni, per la quarta volta la Coppa del Mondo e inoltre ha vinto anche 4 speciali durante il rally: bella coincidenza, eh?
La classifica dunque ... vede Helder Rodrigues al terzo posto e il nostro Matteo Graziani al debutto con l'Aprilia settimo assoluto mentre il bravissimo Ivan Boano ha chiuso ottavo assoluto, e scusate se è poco.
Nell'album delle foto al più presto metterò tutti i bravissimi italiani e al più presto penserò anche all'intervista di Massimo Chinaglia, sfortunato ritirato alla penultima tappa.
Dal BLOG:
http://quellidellafrica.myblog.it/archive/2010/10/11/e-dopo-le-premiazioni.html12/10/2010 MASSIMO CHINAGLIA E LA SUA GILERAMassimo Chinaglia è ormai conosciuto nel mondo del Motorally e del tout terrain per la sua Gilera. L’RC 600, la mitica dei tempi di Luigino Medardo e Roberto Mandelli è una piccola chicca che Massimo porta da anni nel rally africani sfoggiandola con orgoglio e passione. 49 anni, Massimo corre da quando ne aveva 35 alternando Suzuki, Honda e poi finalmente Gilera. La sua prima Dakar l’ha fatta nel 1998 e per ben 4 volte vi ha partecipato senza però essere mai riuscito a finirla. Non se ne deve aver male comunque, perché sono parecchi i piloti che hanno partecipato alla mitica competizione senza essere mai riusciti ad arrivare al traguardo.
Nel caso di Chinaglia poi, ci sono i rally dei Faraoni, cinque in questo caso le partecipazioni, il primo nel 2002 proprio in sella alla mitica Gilera.
Telaio numero 003 questa Gilera sonnecchiava nell’officina di Nazareno Falappi fino a che Massimo non ci ha messo gli occhi sopra: ha chiesto a Nazareno se gliela prestava per correre e il preparatore milanese non ha saputo dire di no. Da lì è nata la passione di Chinaglia che facendo i turni e gli straordinari ha cominciato a mettere da parte i soldi per poter partecipare alla Dakar e al Faraoni e così dal 1998 la Gilera, pur restando di proprietà di Falappi si è trasferita a casa di Massimo.
La sua storia è singolare perché Chinaglia non è un patito della moto. Non è di quelli che appena possono scappano in sella alla propria compagna di avventure, anzi. Lui preferisce la mountain bike proprio perché non è un fanatico della moto, ma solo un appassionato. Ogni giorno fa 40 chilometri per andare al lavoro, da Rovigo a Mantova, ma in estate li fa comunque in auto perché di farli in moto non gli viene neanche la voglia. Eppure quando sale in sella alla sua Gilera le cose cambiano. Quella moto a Massimo trasmette una sensazione unica, un’emozione che null’altro riesce a dargli. Anche se sa che pecca in cavalli, che è una moto di 20 anni fa e quindi l’erogazione della potenza è lenta, e questo si paga soprattutto sulle dune, non può pensare di correre con un altro mezzo.
Dal BLOG:
http://quellidellafrica.myblog.it/archive/2010/10/12/massimo-chinaglia-e-la-sua-gilera.htmlPoi vediamo se mi aggiungerà altro.
'AO.