Nordygenesi, ovvero storia della nascita di un nuovo concetto motociclistico
Ciao a tutti ,
qualche tempo fa, razzolando in giro nel web alla sistematica ricerca di nuove informazioni marchiate “storia G”, in zona Kiwi, ho trovato il racconto della genesi di una moto innovativa, tanto innovativa da aprire un filone commerciale che, oggi, rappresenta una importante fetta del mercato due ruote.
Tale storia è vergata nientemeno che dall' Ingegnere a cui balenò in testa l'idea di approntare una moto “tuttogusto” ( Motociclismo anni'80 dixit ) derivandola da un modello enduro già prodotto e commercializzato.
...poi se l'Ingegnere è della Gilera e l'enduro è la RC 600 C, allora parliamo sicuramente di NordWest!
Chi è l'Ing.Romolo C. l'ho scoperto con qualche ricerca: assunto da neolaureato in Gilera come Disegnatore Particolarista è passato in breve tempo alla mansione di Capoprogetto dei Veicoli ovverossia tutto tranne il motore fino a diventare Responsabile dell'Area Veicoli (area “Telaristi” per distinguerla da quella “Motoristi”che era l'altra metà dell'ufficio tecnico -o ufficio Progetti-)sottostando gerarchicamente direttamente al Direttore Tecnico Ing.Lucio Masut dal 1987 al 1989 e poi all'Ing Federico Martini (ex Bimota,successore di Tamburini).
A fine 1990 passò dalla produzione al settore Gilera Corse ,sempre sotto Martini,in pratica il N°2 gestendo sia i Progettisti che l'area di assemblaggio Veicoli e Motori come pure le forniture Tecniche e la supervisione dei Collaudi Prototipi.
L'Ing. Martini, invece, supervisionava la sala prove motori.
Dalle loro mani uscirono,fra le altre cose, il progetto Dakar con le silhouette, la Prototipo 750,la 250 Gp , la Piuma.
Tutto questo fino al fatidico 1993 quando,con la chiusura dello stabilimento di Arcore, l'Ing Martini fu trasferito a Pontedera in Piaggio e l'Ing Romolo divenne il N°1 di Velate (che cambiò il suo nome in Piaggio Engineering Velate)in cui,nel capannone di 2500 mq, venne trasferito tutto il personale della Sperimentale di Arcore,per un totale di circa 50 persone, ed occupandosi di vari progetti Piaggio fino al 1997.
Da quell'anno passò in Yamaha Europe dove ha avuto un ruolo determinante nella creazione di un centro Europeo di progettazione nell 'area Belgarda (oggi Yamaha Motor Italia),della sede della squadra Superbike e di quella MotoGp.
Per quattro anni è stato Responsabile dei Progetti Europei, ovvero tutto ciò che vien costruito in Europa nei quattro stabilimenti Yamaha: Gerno di Lesmo,Barcellona e Parigi e di Bologna dove si producono i motori alla Minarelli.
Dall'anno scorso è diventato Responsabile della Qualità dei Fornitori.
Ho tentato personalmente di tradurre il testo dall'Inglese, ma, considerando le condizioni pietose del mio “Inglisc”, ho chiesto all'Ingegnere di dare una ripassata alla bozza e di completare il racconto con eventuali aggiunte “fresche”.
Il risultato è quanto è scritto poco sotto, l'Uomo sarà giocoforza passato al “nemico nipponico” che ,fortunatamente per lui , ne gode le virtù....
...ma il cuore è sempre a Due Anelli: leggete con quale enfasi descrive la nascita del suo NordWest:
Questa è la storia dello sviluppo del NordWest:
Eravamo nella primavera 1990 e ,dopo aver lanciato la produzione per quell'anno, io (a quel tempo responsabile sviluppo veicoli) e il mio capo Ing. Federico Martini (Direttore Tecnico Gilera, arrivato da un'anno da Bimota dove era diventato famoso per le sue YB1) ci incontravamo ogni sera, dopo il lavoro, per discutere sul da farsi in futuro.
Nell'ufficio di Martini,davanti al posacenere più grande mai realizzato (a quell'epoca sia io che Martini eravamo fumatori impressionanti) e sotto una pesante cappa difumo, stavamo pensando a come ampliare la destinazione di uso del nostro monocilindrico: il progetto RC 600C era già stato avviato per rinfrescare la fortunata serie Rc 600 e Luciano Marabese (il famoso Designer che ha firmato tutte le Gilera di quel tempo) ne aveva già definito le linee e lo stile (il nome del progetto era Cobra in quanto la parte anteriore e i due fanali ricordavano la faccia di quel serpente e Luciano amava sempre trovare l'ispirazione negli animali feroci!).
La RC 600 C era stata l'unica richiesta del Ufficio Marketing ma Martini non era soddisfatto e spingeva per trovare altre applicazioni.
Io ero recentemente tornato da una breve vacanza sull'isola di Corsica, dove avevo visto alcune delle prime Supermotard Francesi che mi avevano profondamente colpito come idea, così suggerii a Federico: perchè non provare a fare una produzione di veicoli di quel tipo sulla base della Cobra?
Mi è sempre piaciuto questo concetto, che in realtà Gilera aveva già proposto negli anni '80 (chi non ricorda la Fast bike 125?), ma tale idea non era stata capita dai clienti che in quel periodo preferivano orientarsi su radicali stradali Race Replica o su enduro stile Dakar,questo almeno era quanto detto in risposta alla nostra richiesta dall' ufficio Marketing che, in prima battuta,freddamente, rifiutò l'idea.
Rispondemmo che ,rispetto alla polivalente ma ”ne carne ne pesce” Fast Bike, la NordWest era più basata sul concetto di “guerriero della strada”, e che sarebbe stata più veloce e così via; riuscimmo a far passare la proposta solo quando dicemmo:” col NordWest anche un Pigmeo riuscirebbe a toccar terra con i piedi!”(beh,in effetti uno dei problemi di RC 600 C, e più e prima ancora dell’RC 600 ’89, era che se sei alto come Michael Jordan....OK...altrimenti è meglio se ti porti dietro una scala!) ed impegnandoci ad usare un Budget di sviluppo bassissimo.
In rispetto (e a causa) del ridottissimo Budget di Sviluppo a disposizione, le linee guida dello sviluppo del NW furono:
Tutte le plastiche identiche a RC 600 C
Il faro anteriore quadrato ed il cupolino adatto a riceverlo preso in blocco dalla RC 600 C versione Francia ( già approntato perchè in quel tempo ,per le versioni francesi, il doppio faro era vietato)...così nessun investimento e nuova faccia adatta al Nordie!
Parafango anteriore preso dalla SP-02.... Taac! Nessun investimento e ottimo look!
Forcella Marzocchi Upside-down un poco più lunga di quella realizzata per il Saturno Piuma (accidenti…… dovemmo investire qualcosa per le nuove piastre forcella !!)
Pinze anteriori: bastò far fare a Grimeca una versione destra di quella di SP-02 (...... gratuitamente ..... grazie Grimeca !)
Ammortizzatore posteriore: facile ........ solo accorciare il Boge di RC600 e tararlo appropriatamente
Telaio e freno posteriore : Guai!!!... non toccare....RC 600!!!!
Forcellone posteriore: solo alcuni aggiustamenti rispetto versione di RC 600 C....ancora nessun investimento...urra'!!!
Cerchi anteriori e posteriori: arggh!! Abbiamo dovuto progettarli da zero, per accogliere i pneumatici 120/60 e 160/60!!! Ma io e Federico fummo così convincenti nell’esporre il progetto, che Grimeca non potè evitare di farci un grosso sconto !!....E Vaiii…il Budget è salvo!!!
Signore e signori: La NordWest è servita!
Non pensiate che per sviluppare quella moto usammo questo modo “goliardico” di procedere e ragionare.... ma cercate di capirmi……è stato difficile farlo con le pesanti limitazioni di budget imposte “dall'alto” .
Bene, lavorammo duramente sulla impostazione ciclistica della moto per raggiungere gli obbiettivi di grande maneggevolezza e stabilità “on road” che ci eravamo prefissati, partendo da un telaio concepito per il fuori strada , con una impressionante corsa delle sospensioni che, sì, garantiva alla RC 600 le sue superbe prestazioni in fuoristrada, ma che d’altra parte lo rendeva geometricamente poco adatto ad un veicolo pensato esclusivamente per l’uso stradale.
Il carattere dinamico che volevamo dal NW, non era stato concepito simile a quello delle Supermotard di allora (e…devo dire… a distanza di quasi 20 anni, anche in quelle di oggi): non volevamo che per ottenere le massime prestazioni si dovesse ricorrere alla guida “di traverso”, che ancora oggi caratterizza queste moto, che non sono altro che delle fuoristrada con i pneumatici stradali: questo tipo di guida può essere redditizio in un uso estremo in pista….ma ve lo immaginate possibile nella stragrande maggioranza dell’uso “civile”…in mano, oltretutto, ad utenti che hanno capacità di guida “normali”? No…noi ritenevamo che ciò non fosse il carattere da dare ad una moto che doveva avere la impostazione di guida “rialzata” e il largo manubrio (che garantisca il massimo controllo) mediata da una moto “off”, ma le caratteristiche di guida tipiche di una moto “on”. Per far questo lavorammo alacremente sulla geometria e il settaggio delle sospensioni , al fine di raggiungere una ottima maneggevolezza nei tratti guidati ed una ottima rapidità nello scendere in piega, ma tutto questo mantenendo rigore e stabilità nelle curve veloci; uno dei problemi maggiori che dovemmo risolvere fu dovuto al fatto che, per dare una veloce reazione all'anteriore dovemmo controbilanciare una grande tendenza alla "chiusura dello sterzo", in termini più tecnici un forte “sottosterzo” a basse velocità....alla fine con un appropriata avanzamento della piastra di sterzo si raggiunse un livello accettabile,anche se per raggiungere la perfezione,questa tendenza dovrebbe essere ridotta...vero Nordie riders??? (non vi è mai capitato di sentire lo sterzo che ha voglia di “chiudere” quando zigzagate tra le auto in fila al semaforo e non potete fare molto affidamento sul motore “in tiro”?), ma la geometria del telaio quella era e non si poteva toccare, come ho detto prima!!!
La conferma di essere sulla strada buona ci veniva data ogni sera, quando i collaudatori tornavano dalla quotidiana abbuffata di Kilometri dalle prove su strada........ anche da dietro i caschi integrali si potevano intravedere i loro larghi sorrisi ..... Yeah! un altro giorno godurioso!!
Alla sera era diventata un’ abitudine incontrarsi per sentire i racconti di come molti motociclisti, piloti di hypersport, incontrati lungo le strade dei test, avevano ricevuto frustranti “paghe” durante le prove del giorno; chi cavalca un Nordie può capire, suppongo ....... Visualizzate le strade tutte curve nei pressi di Arcore
e intorno al lago di Como, immaginate due veicoli, naturalmente neri e mascherati, quindi con un aspetto orribile , raggiungere e passare “in tromba” queste Ipermoto e cercate di immedesimarvi nei loro “poveri” piloti che, anche dopo aver tentato di arrotolare due volte la manopola del gas della loro cavalcatura da "molto più di 100 Cv", dopo appena un paio di curve potevano a malapena vedere solo la luce dello stop del Nordwest da mooooolto lontano (quando,e se, la luce dello stop si accendeva , perché dove loro dovevano piantare staccate da brivido col posteriore scodinzolante, stile Kevin Schwantz all’ ingresso del Motodrom di Hockeneim, ai piloti di quella strana e brutta moto basta tirar giù una marcia e via!) e si può facilmente comprendere la frustrazione di quei poveretti !!!!! Credo che le prove stradali di sviluppo del NordWest abbiano generato la più alta quantità di moto rottamate di tutti i tempi, e, sicuramente, se si percorrono oggi le strade attorno il Lago di Como, si troveranno ancora, nelle profondità delle sue gole, alcune maximoto gettate via dopo tali, vergognose, bastonate dai loro disperati proprietari!!!!
Ahhh!! per completare il quadretto, ho dimenticato di dire che i due tester responsabili dello sviluppo su strada del NordWest, in quel tempo erano entrambi protagonisti di alto livello delle gare italiane della categoria Sport Production:
Il D.L. vinse nel 1990 la categoria Superbike con un H***a RC30 e perse, di poco, per due volte di fila il Titolo Italiano Supermono (sul Piuma ufficiale) solo per infortuni, mentre il N.V. era considerato il “Re di Monza” con una SP 01, essendo pressochè imbattibile sul Circuito Brianzolo, e si piazzò per due anni di seguito nei primi posti della 125 Over.
Quindi, concludendo,se la RC600C viene prima, ma nasce da un approccio di puro marketing, il Nordie fu generata da una folgorazione, concepita da una passione motociclistica pura e sviluppata da un team altrettanto appassionato
Non mi aspettavo che dicessi così tanto, per la verità: D (N.d.r: Roby, questo è il commento del Fran…che era il tizio che mi aveva chiesto se gli potevo spiegare la nascita del NW…e credo che rimase soddisfatto della risposta….che dici??)
Dico che a me non mi è mai capitato di appassionarmi così tanto per qualcosa che non riguarda il mio vecchio Dakota!
bello eh?
Roberto- DakoBox