Due motivi Costi e peso
Inizialmente il primo: il Dakota è nato nel periodo in cui le moto da enduro, jap comprese, scimmiottavano stilisticamente i prototipi che gareggiavano nei deserti d'Africa senza però curarsi dei contenuti "veri" , tecnici, delle stesse dotandosi di orpelli di puro design e senza usare materiali e dimensionamenti atti a contenere il peso.
Il primo passo è stato fatto quando venne creato l'XRT 600 : il nuovo motore portava in dote più cavalli del vecchio 500 dak e la frizione dovette essere riprogettata per reggere.
Ovviamente anche il coperchio dx doveva essere rifatto (quello del Dak va sul 600 ma solo se lo si mola internamente fino a farlo diventare di carta velina in certi punti) e si optò per la soluzione classica a filo, più facile come manutenzione e meno costosa.
Va detto che il prototipo "Lucy", ora di proprietà di Ciancaro, fu una moto laboratorio in cui, partendo da un telaio Dakota equipaggiato con un motore 500 con frizione idraulica"elaborato" a 600 (che commercialmente non esisteva ancora), venne estremizzato il materiale in dotazione per verificarne la bontà
l'ultima versione di tale moto era stata affinata fino a perdere, oltre che il freno posteriore a tamburo e i leveraggi del mono del Dakota, anche la frizione idraulica.
Si prefigurava così quella che sarebbe stata "l'arma da guerra" commerciale e da competizione che avrebbe raggiunto le vetrine dei concessionari da li a poco : la rc 600 89.
Con questo nuovo progetto si dovette cercare di abbinare alle quote ciclistiche "svelte", da vera fuoristrada svelate dalla "Lucy", anche una ricerca di alleggerimento: sovrastrutture più aderenti, forcellone in alluminio e relativi leveraggi, mozzi più leggeri e la comparsa del magnesio nei carter laterali.
Ovvio che il kilozzo abbondante in più della frizione idraulica qui stonava.....
Va considerato che la struttura di comando della nostra frizione comporta l'uso di un attuatore frontale posto sul coperchio il cui design è una scopiazzatura di Grimeca del pistone Brembo in uso fin dagli anni settanta sui "big block" Guzzi.
La vetustà di progetto implica un notevole peso (circa 500 grammi solo il gruppo a cui va aggiunto altrettanto di tubo e circa 6 etti di pompa) più l'aggravio di un cuscinetto reggispinta sulla frizione e di un puntale in ferraccio degne di un trattore (esageratissimi).
...ma ai tempi c'era solo quella roba.
..però ho visto che la Morini granpasso ha lo stesso gruppo....