concordo con il discorso sulla specificità... e sul fatto che non potremmo mai fare un confronto reale , ma infatti io parlavo di un confronto tra piloti medi delle categorie, su auto medie... e a parità di apprendistato. A quel punto vedere se hanno maggior capacità di adattamento gli uni o gli altri.
Ciancaro, credi veramente che, rispetto ad un rallysta che "improvvisa", sia facile beccare per tanti giri sempre la solita traiettoria? considera che uscire da quella traiettoria anche di 10cm per un pilota non top vuol dire buttare al vento 5/6 giri perfetti.
Riguardo al discorso "rischiare di più in termini di salute"="più maroni" ...beh, non sono d'accordo se parliamo di prestazione pura. Direi che per valutare la capacità e la difficoltà di una guida io prendo in considerazione il limite tra la traiettoria presa nel modo migliore e quella sbagliata...senza considerare cosa succede nel caso di traiettoria sbagliata in termini di incidente...ma solo di tempi di percorrenza. E come detto, il limite in pista è molto più netto, senza discussione, i tempi molto più stretti...la capacità di sviluppare i riflessi "automatici" molto più rapida...non parlo solo di top class ovviamente.
Un ultima considerazione, i rallysti attuali improvvisano molto meno di quello che si pensi...
Oh, comunque...come previsto, è la tipica discussione da bar senza possibilità di affermazione di un'idea sull'altra pur portando centianaia di esempi e teorie.
Su una cosa sono probabilemnte daccordo con voi: le gare di rally per lo spetattore medio sono molto più "comprensibili" di quelle su circuito a ruote scoperte...però già con certe categorie di ruote coperte,,,ehehhehe, direi che il pareggio in fatto di psettacolo di massa sia già più probabile.... quanto mi piaceva quando davano il TDM ... inizio anni 90...