Beh...Luca...intanto ti dico un bel "In culo alla balena".
Poi..un consiglio...fai quello che sai fare..e vedrai che chi vuol vedere..vedrà!
Non entro nel merito della discussione sulla validità o meno e sulla onestà o meno del ricorso al lavoro interinale...fosse solo questo il problema del mondo del lavoro in Italia!!!!! Dico però che io sono convinto che se una persona ha delle capacità e onestà professionale..prima o poi un suo posto lo trova; se una persona dotata di queste caratteristiche ha difficolta' in una azienda...allora vuol dire che quella azienda è marcia dentro..ed allora è meglio starne fuori!
E se qualcuno mi dice che tutte le aziende italiane sono marce dentro...io gli rispondo che è un inguaribile pessimista!
Ci sono le aziende in cattiva fede, quelle marce appunto, e ci sono quelle in buona fede, ma che hanno un imprenditore che non riesce a cavalcarne la crescita rimanendo con la testa da bottegaio...... dio quante sono !!!!! un mare !!!! unisci queste a quelle in cattiva fede e scoprirai che saranno in totale l'80 % .........un panorama italiano desolante.
Il 20% restante è inacessibile perchè essendo rarità il lavoratore se lo tiene ben stretto e si sacrifica con piacere andando anche a lavorare la domenica....... il nodo è tutto qui: imprenditori che non concepiscono che ritorno si può avere dai propri assunti se venissero trattati bene. In italia questa cultura è sparita. C'era nel dopoguerra ed infatti questo paese era al top aziendale nel mondo. Poi sono arrivati i figli dei primi imprenditori: bocconiani yuppies di valore zero che hanno portato scelte errate: troppi investimenti nel marketing, un tumore aziendale come reparto..... (stra pagati e fankazzisti puri), troppa finanza coi risultati che stiamo vedendo......
SE le aziende italiane fossero come la DIESEL ora saremo in europa a contendeci il primato coi crucchi....